Atletica. Roma “La maratona” di Roberta Miscali del Guilcier Team la Città
7 Aprile 2017La maratona. Quanti hanno sempre pensato di farla ma poi ci hanno rinunciato. Troppo dura, troppo difficile. Anche quest’anno però in migliaia e migliaia hanno sfidato i 42 km correndo sotto una bufera. Tantissimi anche i sardi, molti della provincia di Oristano tra i quali anche la ghilarzese Roberta Miscali, portacolori della società Guilcier Team la Città. Abbiamo voluto chiedere a Roberta, che ringraziamo per averlo fatto, un diario della sua terza avventura romana. Un racconto personale, bello e toccante che vogliamo condividere con tutti voi.
LA MIA MARATONA
“E’ difficile, se non impossibile, descrivere l’emozione che si prova quando si partecipa a una maratona.
Ci provo e nel farlo spero di trasmettere un po’ di passione a tutti quelli che almeno una volta nella vita hanno pensato di correrla e non hanno trovato il coraggio. Trovatelo!! Non ve ne pentirete.
Roma 2 aprile 2017.
Sveglia alle 6 del mattino, colazione, ultimi preparativi e via verso i Fori Imperiali da dove parte la mia 3a maratona.
La giornata non promette bene, anzi promette e minaccia bufera, ma quando usciamo (io e mio cognato Roger Hammersland), per andare a prendere la metro il clima è mite e non piove.
Dalla metro inizia il senso di euforia perché ovunque ti giri è pieno di persone con il tuo stesso zaino che hanno deciso di intraprendere la medesima meravigliosa e maledetta battaglia.
Sorrisi, volti tirati e consigli neanche tanto ascoltati (è tutto molto soggettivo questo l’ho imparato dalle maratone precedenti), e via verso la griglia di partenza.
Partiti alla conquista di Roma!!!
E dopo neanche 10 minuti arriva la tanto pubblicizzata bufera, temporale con tuoni, lampi e grandine conditi dallo scorrere dei km e dai San Pietrini che ci accompagnano nel magnifico percorso romano…sicuramente uno dei tratti più belli in cui corriamo è il passaggio dentro La Città Del Vaticano, meraviglioso…
Poi crampi, sofferenza, sorrisi e tanti volontari gentili e disponibili che aiutano ad arrivare alla fine…La fine…lontana…e poi eccola nei miei ultimi km felici! Arrivo al traguardo sorridendo e piangendo. Anche stavolta Roma è appesa al mio collo, la medaglia, la conquista e la stanchezza.
Gli ultimi km mi sono liberata dell’enorme sofferenza che a causa dei crampi al polpaccio ho sofferto dal 24° quasi 30° km, ma poi ho reagito e mentre vado verso i Fori Imperiali con il tifo della folla nelle strade che mi trascina sono felice, stanca e felice.
Ora sotto la pioggia battente si torna verso casa, una folla di maratoneti tutti con il telo termico, lo zaino e al collo la medaglia, che si dirige zoppicante verso la metro, sembriamo zombi!! Poi verso il pranzo e il meritato riposo.
Non riusciamo neanche a camminare ma già si inizia a parlare della prossima maratona”.
Roberta Miscali