SPORT E COVID/Il “Punto di vista” di Gianni Lutzu tecnico del Santa Giusta Calcio
2 Novembre 2020Sulle tematiche legate all’emergenza Covid nello sport, proseguiamo con gli spazi dedicati a Presidenti di Federazione, dirigenti sportivi e protagonisti del mondo dello sport in generale per analizzare il momento che stiamo vivendo. Andiamo avanti con il punto di vista del tecnico del Santa Giusta Calcio Gianni Lutzu. Lo ringraziano per il contributo.
Ecco il suo intervento
Credo che il Santa Giusta possa rientrare tra le squadre di calcio isolana che per prime, nell’attuale stagione, ha dovuto fare i conti con l’inizio della seconda ondata della pandemia che oggi sta colpendo nuovamente l’intero paese. Un inizio davvero devastante, con tecnico, giocatori e dirigenti colpito dal Covid19 e che ha costretto la società ad una quarantena proprio nella fase dove tutte le squadre si trovavano impegnate nella preparazione pre-campionato e che ha avuto per i lagunari non solo riscontri di tipo sportivo. Le oggettive restrizioni hanno provocato danni economici per quei giocatori lavoratori che oggi li vede costretti ad una scelta: il calcio o il lavoro. Agli inizi di Ottobre sono subentrato all’amico collega Andrea Contini, mister che non ha potuto allenare neanche nel periodo post quarantena dell’intera società. Immagino lo stato d’animo, comprensibile, e ciò non gli ha consentito quella tranquillità emotiva necessaria che lo ha poi portato all’amara decisione di dimettersi. Al mio arrivo ho subito respirato un’aria di estrema preoccupazione e una situazione di forte difficoltà a lavorare, non tipico di un contesto quale quello sportivo.
Ci siamo comunque dati da fare e, malgrado il forte handicap dovuto ai pochi allenamenti sulle gambe, una rosa che purtroppo si è vista restringere soprattutto di quei giocatori più esperti e con un gruppo di giocatori con una fascia di età assai giovane, la stagione per noi è iniziata anche se con tre rinvii gare consecutivi. Le rinunce importanti hanno certamente influito sul tasso d’esperienza complessivo ma ha messo in luce la qualità dei suoi giovani. I ragazzi, tutti, hanno dato dimostrazione di alto valore e nelle prime gare della nostra stagione, con partite ogni tre giorni per recuperare un calendario andato inesorabilmente avanti, hanno saputo cogliere grandi risultati rapportati allo stato attuale delle cose. Abbiamo chiuso domenica sera questa prima fase di campionato cogliendo una vittoria netta che avrebbe dato linfa al morale di tutta la società e auspicato un futuro calcistico assai più tranquillo visto il pregresso non certo facile. Ora la situazione ha fatto ricadere nel buio più totale la società, riemergere le paure gia vissute.
Malgrado la federazione e i protocolli consentano alle squadre di potersi allenare, la mia società non se la sente di rischiare quanto gia vissuto a settembre. Ha valutato le priorità e si è arrivati alla decisione di star fermi in attesa che la situazione sanitaria nazionale migliori e garantisca la necessaria tranquillità. Per ora la nostra pausa ha una data: fine novembre. La parola d’ordine è: estrema prudenza! Prima la salute e il lavoro. Sperando in un quadro pandemico in miglioramento ci auguriamo per il bene dello sport dilettantistico che il nuovo anno possa rivederci nei campi di calcio a competere con l’avversario sportivo di turno e non con quello invisibile che per quasi un anno ormai, ci sta condizionando anche la vita di tutti i giorni.
Gianni Lutzu