LE INTERVISTE / Dopo 48 anni va in “pensione” dal calcio il tecnico norbellese Lello Medde che ha saputo coniugare lo sport con la solidarietà
24 Luglio 2021Riflettori puntati oggi su Antonello Medde ( per tutti Lello), di Norbello, 63 anni, che dopo 48 anni di attività sportiva tra calciatore e tecnico, ha deciso di non allenare più. La sua ultima panchina in ordine di tempo è stata quella del Tadasuni, società che ha allenato per 7 stagioni, con numerose soddisfazioni. La società dove invece ha allenato per piu anni é quella del suo paese, guidata per 8 stagioni a più riprese.
Lello, 48 anni di calcio sono gran parte della tua vita…
Si, ho giocato sin da ragazzino a Norbello e in prima squadra ho esordito nel 1973 all’ età di 15 anni. Ho contribuito alla prima e storica promozione in Seconda Categoria con presidente il compianto Mario Casula. Per un brutto infortunio, nel1986, sempre a Norbello, ho iniziato a fare l’allenatore. Come tecnico ho alternato invece formazioni giovanili (fra le altre Ghilarza, Abbasanta, San Paolo Oristano), con squadre di Seconda e Terza Categoria, di cui ricordo Norbello, Sedilo, Paulese, Ardauli, Sorradile Bauladu, Busachese, Tadasuni, Bonacatu. In particolare con Norbello, Sedilo e Tadasuni, evidenzio le vittorie dei campionati di Terza Categoria.
Cosa ti rimane della tua lunga carriera nel mondo del calcio?
Molti bei ricordi, con tanti giocatori, presidenti e dirigenti delle diverse società dove sono stato. Le cose più belle sono però le esperienze alla guida dei bambini e giovani ai quali, prima dell’ ABC del pallone, ho sempre cercato di insegnare valori come il rispetto delle regole per se stessi e per gli altri. Con molti di loro ho conservato amicizie e rapporti personali postivi che resistono nel tempo.
Nel mondo del calcio del territorio sei ricordato per aver inserito tanti ragazzi stranieri e di colore…
Anche nello sport ho cercato di praticare la solidarietà non solo a parole, ed essendo uno dei promotori del centro di accoglienza per gli stranieri presso il campeggio di Norbello, ho inserito tanti di loro nelle formazioni di calcio che ho allenato.
Sei dipendente dell’Amministrazione provinciale come collaboratore tecnico nel s3ttore strade e viabilità, cosa hai cercato di portare nel mondo del lavoro della tua attività sportiva?
Sicuramente il dialogo, quello che ho avuto nel corso di tanti anni di onorato servizio con i miei diretti superiori e con gli amministratori che si sono succeduti, e con i quali ho sempre avuto un rapporto di stima e rispetto reciproco.
Altre esperienze importanti?
Si, ho girato l’ Italia con la rappresentativa delle Province, arrivando anche in finale. Ricordo con piacere anche un corso di aggiornamento per allenatori a Coverciano con relatore anche Claudio Ranieri.
Sei stato anche vice sindaco e amministratore comunale di Norbello per 15 anni, cosa si porta dentro la politica locale dei valori imparati nello sport?
Ho cercato di portare i valori dell’impegno, del lavoro e della solidarietà ed ho sempre agito in maniera disinteressata, gratuita e per volontariato. Ho curato particolarmente la parte sociale, stando vicino alle persone più deboli, a quelle indifese, che non avevano nessuno a cui rivolgersi.
Un ricordo che unisce il lavoro e lo sport a cui sei legato?
La Provincia, mi ha attribuito un encomio per aver salvato la vita a un ragazzo sul campo di gioco, grazie anche al Corso di Primo Soccorso effettuato dallo stesso Ente.
Cosa farai ora nel tempo libero?
Non mi fermerò certamente ed anzi proseguirò nel progetto che ho iniziato 20 anni fa quando ero amministratore con Il gruppo nutrito di camminatori, con i quali insieme all’ esercizio fisico visitiamo il territorio per conoscerlo ed apprezzarlo. Chi ne vuole far parte è invitato a contattarmi.
Nella foto di copertina Lello Medde in primo piano, con un gruppo di suoi amici di colore