La “mission” dell’AC Ales Accademy: «Sport, aggregazione e attenzione ai problemi sociali»
12 Febbraio 2023
Non solo attività sportiva e risultati, ma all’ AC Ales Accademy si occupano di tematiche sociali e di aggregazione. La prima iniziativa è stata “la giornata dei calzini spaiati” con in campo i mini calciatori che avevano infatti i calzettoni uno diverso dall’altro. Insieme all’’Albagiara hanno voluto celebrare questa giornata con stata una festa di sport per vincere le diversità e promuovere i valori di uguaglianza e rispetto fra i più giovani come la scuola calcio di Ales, fin dalla sua costituzione nel 2021, fa quotidianamente. «Con sacrifici insieme a diversi amici (fra gli altri Andrea, Stefano, Davide, Mariano ed Eddy), portiamo avanti varie attività per dare una speranza a tanti ragazzi e ragazze- spiega il responsabile Damiano Cadoni – abbiamo già “recuperato” diversi giovani che si erano allontanati dallo sport e talvolta basta davvero poco per imboccare strade sbagliate».
In meno di due anni la Ac Ales ha raddoppiato gli iscritti, tra loro anche bambini di Pau, Morgongiori, Curcuris, Villaverde, Albagiara, Escovedu, Usellus, Simala, Gonnoscodina e Gonnostramatza.
«Stiamo cercando di avviare progetti di collaborazione con i comuni della zona per far vivere giornate di sport anche a chi altrimenti sarebbe costretto a rinunciare». Le difficoltà non mancano ma nemmeno la voglia di crescere insieme. «Il Comune si è impegnato a cercare di metterci a disposizione una struttura con campo sintetico – aggiunge Cadoni – poi c’è il supporto delle famiglie, il gruppo di mamme che ci sostiene e aiuta anche per i rinfreschi, i nostri “terzi tempi”».
Archiviata con grande soddisfazione la giornata dei “calzini spaiati”, la società Ac Ales accademy con la condivisione dei ragazzi, ha deciso di dare un ulteriore segnale di carattere sociale contro il bullismo e il Cyberbullismo. «Fenomeni collegati- evidenzia Damiano Cadoni- poiché parliamo sempre di sopruso della diversità». Ecco allora la bella iniziativa che oltre alla squadra locale ha visto protagonisti i primi calci della Francesco Bellu Terralba e del Lunamatrona. Tutti i mini calciatori sono scesi in campo con il simbolo del braccialetto con nodo blu ben visibile. «Quotidianamente- aggiunge Cadoni- cerchiamo di fare capire quanto siano importanti certi temi, apprendo anche diversi canali di collaborazione con le scuole e con i centri per migranti considerato che a volte questi ragazzi, già sfortunati, sono presi di mira dai loro coetanei. Abbiamo aperto anche una collaborazione con il centro di Sini. Inizialmente sono venuti alcuni ragazzi per fare sport con noi, anche se la formalità di tesseramento, assicurazione e visite mediche ne hanno rallentato il percorso, ma siamo fiduciosi di poterli riaccogliere presto».
Anche Andrea, altro importante collaboratore della società aggiunge concetti importanti. «Si parla sempre più di bullismo a scuola o di cyber bullismo, ma poco di bullismo nello sport. Eppure forme di esclusione, isolamento, discriminazione o aggressività, fisica e verbale, ci sono anche in ambito sportivo. Noi, abbiamo il compito di insegnare innanzitutto il fair play, un concetto bellissimo di lealtà nel gioco che spazia dal rispetto delle regole del gioco al rispetto del compagno di squadra e dell’avversario e che alla fine dovrebbe diventare uno stile di vita dello sportivo». Ad Ales sono convinti che si dovrebbe trattare più spesso certi argomenti e promuovere altre giornate “dedicate”. Damiano Cadoni ne è convnto. “E’ sempre importante parlarne- sottolinea- anche perché spesso ci si riempie la bocca e poi non si muove un dito in tal senso. Avendo a che fare con ragazzi che a volte non conoscono nemmeno la gravità e le conseguenze di certi comportamenti, cerchiamo di essere sempre attenti facendo attenzione alle situazioni che spesso, purtroppo, nascono anche fuori dallo sport e vengono portate dentro il rettangolo di gioco. A tal proposito, in merito al Cyberbullismo, salvo casi urgenti, abbiamo vietato o comunque stiamo regolarizzando l’uso del cellulare durante le nostre attività».