ESCLUSIVA DI GUILCERSPORT: L’OLIMPIONICO STEFANO OPPO SI RACCONTA

ESCLUSIVA DI GUILCERSPORT: L’OLIMPIONICO STEFANO OPPO SI RACCONTA

15 Luglio 2016 Off Di Redazione GuilcerSport

OPPO: “VERRO’ A GHILARZA PER LA NOVENA DI TREMPU”

Come anticipato nei giorni scorsi, anche un pezzo di Guilcer sarà rappresentato dunque alle prossime Olimpiadi di Rio 2016.

Stefano Oppo, per il Canotaggio, è stato infatti ufficialmente inserito nelle formazioni delle imbarcazioni azzurre che parteciperanno ai Giochi.

Il Direttore Tecnico, Giuseppe La Mura, al termine delle opportune verifiche, ha reso noto i nomi degli azzurri che prenderanno parte dal 6 al 14 agosto alle regate della XXXI Olimpiade.

Stefano Oppo e’ stato inserito nella specialità QUATTRO SENZA PESI LEGGERI MASCHILE e gareggerà insieme a Martino Goretti, Livio La Padula, Pietro Willy Rita.

Anche se la presenza di Stefano a Rio era già data per certa, grande gioia ovviamente da parte dei suoi genitori Adriana Fanari e Luigi Oppo che vivono ad Oristano.

Il padre Luigi non ha mai dimenticato però le sue origini ghilarzesi, dove vivono diversi parenti e amici. La famiglia Oppo frequenta stabilmente il novenario di Trempu dove possiede una casa e frequenta ogni anno la novena.

Guilcer Sport ha sentito Stefano Oppo per fargli i complimenti e gli auguri per la sua avventura a Rio.

Stefano ha risposto ringraziando e salutando tutti. Ecco le sue parole.

“Ciao! Grazie mille. Ci hanno fatto aspettare tanto prima di avere questa ufficialità, però abbiamo e stiamo sempre lavorando serenamente pensando alle gare di Rio!

Sicuramente la mia famiglia e i miei amici hanno avuto un ruolo fondamentale negli ultimi 5 anni, da quando sono andato via dalla Sardegna.  Mi sono sempre stati vicini durante tutto questo tempo che comunque è stato ricco di soddisfazioni, ma anche pieno di grossi sacrifici.

Ringrazio tutte le persone che mi seguono dalla Sardegna, da Oristano e da Ghilarza in particolare!

A Settembre spero di riuscire a venire a Trempu per la novena! Vi chiedo solo di seguire le mie gare a Rio e di sostenerci il più possibile. Noi ci stiamo preparando al massimo, ma questa sarà una vera guerra e le altre nazioni di sicuro si stanno preparando all’appuntamento come noi. Seguiteci in TV!”

Per chi non conoscesse Stefano e la sua storia agonistica sino a oggi, facciamo allora anche una breve sintesi della sua carriera con i momenti più importanti e significativi.

Stefano si avvicina al Canottaggio seguendo le orme del fratello maggiore, Matteo, che l’ha praticato a livello amatoriale a Oristano. «La passione per il canottaggio deriva dal fatto che nasci sul mare e hai, quindi, subito un legame molto stretto con l’acqua», ha raccontato recentemente Stefano in una bella intervista ad un sito di Ferrara Listone Mag.it della quale riportiamo alcuni stralci. «Io ho iniziato all’età di nove anni e, quando ne avevo quindici, ho partecipato, senza particolari aspettative, a un bando della Federazione Nazionale per la riapertura del College Remiero Giovanile a Piediluco. I test fisici sono andati molto bene e così, in terza superiore, mi sono trasferito in Umbria».

Inizia così per Stefano una vita scandita da ritmi quasi da caserma e da levatacce alle quattro del mattino per potersi allenare, prima di prendere il bus che lo porta a scuola a Terni. E, poi, ancora allenamenti nel pomeriggio. Tanti sacrifici, però, sono presto ripagati e nel 2011, a soli sedici anni, Stefano partecipa al Campionato Europeo Junior e vince nella specialità dell’otto pesi leggeri.  Successi che si ripeteranno negli anni successivi, a livello europeo e mondiale, soprattutto in quella che diventa la sua specialità, il quattro senza.

Finite le superiori, s’iscrive alla facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università di Ferrara, seguendo il consiglio del fratello Matteo, che in città frequenta Architettura, oltre alla locale sezione canottaggio.

Ora l’obiettivo di Stefano è naturalmente quella di far bene a Rio de Janeiro e poter ripetere magari. i successi di quello che è stato il suo allenatore al College di Piediluco, Agostino Abbagnale. 
Dei fratelli Abbagnale, Agostino è, forse, il meno conosciuto, ma è quello che ha vinto più di tutti. E’un tipo particolare, molto sulle sue, uno che parla poco ma, nei tre anni che Stefano l’ho avuto come allenatore, da lui ho imparato tanto».

Gli insegnamenti del più giovane dei leggendari fratelli Abbagnale, gli serviranno per affrontare questa prestigiosa competizione sportiva.

«Quando nel 2012, l’anno in cui ho vinto il primo Mondiale, ricorda Stefano, mi dicevano che sarei andato alle Olimpiadi, non ci credevo proprio. Ricordo che in camera, i compagni di allenamento mi avevano appeso un cartello con scritto “Aspettando Rio” e io mi mettevo a ridere. Oggi, invece, questo sogno è diventato realtà e mi sembra incredibile>>

Per un ragazzo di ventuno anni raggiungere un traguardo così importante è una cosa abbastanza rara; nel canottaggio la maturità agonistica si raggiunge infatti intorno ai ventisei, ventisette anni.

Inevitabilmente, l’approssimarsi di un impegno tanto importante sta assorbendo quasi completamente la vita di Stefano; tra ritiri con la Nazionale, gare e allenamenti, gli rimane poco tempo per tutto il resto: «Durante il primo anno di università sono riuscito a frequentare le lezioni con una certa regolarità e a fare la vita universitaria. Poi, dal 2013, una volta che sono entrato nel gruppo olimpico della Nazionale, c’è stato spazio solo per gli allenamenti e le gare. Dopo le Olimpiadi, vorrei riavviare il mio percorso universitario, riprendendo seriamente a studiare». Il canottaggio, anche se praticato a livello professionistico, non è uno sport che dia di che vivere; perciò Stefano, come tanti altri atleti che praticano discipline meno “visibili”, ma che, di solito, portano tante medaglie nelle gare internazionali, è affiliato a un gruppo sportivo militare: «Io gareggio per la Forestale e questo mi permette di mantenermi. In più, in base ai risultati che ottieni, la Federazione Canottaggio ti paga dei premi».

Adesso aspettiamo agosto per tifare, davanti alla tv, Stefano e per il quattro senza azzurro.

In bocca al lupo Stefano e..arrivederci a Trempu magari con una medaglia al collo!

Serafino Corrias

Nella foto di copertina un bel primo piano di Stefano Oppo e nelle altre immagini alcuni importanti momenti della sua carriera.

Foto 1 Storie di Sport S.Oppo

Foto 2 Storie di Sport S.Oppo