COVID E PALLAVOLO/”Il punto di vista” di Giandomenico Dalù tecnico del Gsd Volley Ghilarza
3 Novembre 2020Ecco il suo intervento
Indubbiamente ci stiamo trascinando dietro un disagio che avevamo già provato la scorsa stagione e di cui avremmo fatto volentieri a meno quest’anno. Ci mancano tanti aspetti che caratterizzavano il fare sport, dal crescere e lo stare insieme a quelli goliardici, e che rendevano l’attività fisica un’esperienza unica. Anche le regole e le precauzioni che, responsabilmente, adottiamo, ci ricordano continuamente che stiamo vivendo un periodo particolare e non ci permettono di vivere come prima l’allenamento e la gara. Se dovessi sottolineare le attuali problematiche maggiori, rispetto lo sport, ne individuerei tre: l’inattività, il problema impianti e le ricadute economiche sul settore dello sport e del benessere fisico. In generale l’isolamento interpersonale e il confinamento a casa hanno determinato una riduzione considerevole dell’attività fisica, aumentando i tempi dello stare seduti; tutto ciò determina una serie di scompensi in termini di benefici all’apparato cardio-respiratorio e vascolare, aspetti che determinano una risposta immunitaria più efficiente e una qualità della vita migliore. In più, nelle fasce di età più bassa non bisogna minimizzare le ripercussioni future sugli aspetti mentali, per molti il vero grande dramma che vivremo nei prossimi anni.
Poi c’è il problema delle strutture dove poter fare sport: molti presidi evitano di lasciare le autorizzazioni per l’utilizzo degli impianti scolastici, non riconoscendo i protocolli sanitari che le società adottano sulle indicazioni delle proprie Federazioni sportive. Il tutto succede in base normative, spesso, confuse. Allo stesso tempo la chiusura di piscine, palestre e, in alcuni casi, anche di altre strutture comunali, aumentano il momento di difficoltà che viviamo, anche in quelle situazioni dove l’attività fisica sarebbe permessa. Un ultimo aspetto è quello delle ripercussioni economiche sul movimento. Al netto degli aiuti ai collaboratori sportivi e alle associazioni, categoria che fino a qualche mese fa’ non era minimamente considerata politicamente, il movimento è in sofferenza. Basti pensare che ci sono cali nei tesseramenti ad alcune federazioni nell’ordine del 50% di praticanti e le entrate commerciali derivanti dalle sponsorizzazioni, sia per motivi di disponibilità economica delle aziende sia di incertezza dello svolgimento dei campionati, sono crollate.
A Ghilarza stiamo riuscendo a fare attività in maniera quasi regolare; lo statuto della Fipav ha reso meno restrittive, rispetto ad altre Federazioni o Enti di Promozione, alcune disposizioni limitative dell’ultimo dpcm. Inoltre, l’attenzione della società agli aspetti sanitari e la responsabilità delle ragazze e delle loro famiglie, ci sta aiutando, sebbene nel Guilcer vi siano state delle importanti criticità. Purtroppo un secondo rinvio della data di inizio della stagione agonistica e altre incertezze ci creano qualche problema nella programmazione, ma siamo fiduciosi che a Gennaio la situazione sanitaria generale ci possa permettere di iniziare i vari campionati. Abbiamo anche disputato alcuni allenamenti congiunti con squadre di serie B2 e B1 e le risposte sono state positive: anche per questo non vediamo l’ora di scendere in campo ufficialmente.
Giandomenico Dalù