Calcio regionale: Andrea Contini: ” Con il settore arbitrale bisogna dialogare”

Calcio regionale: Andrea Contini: ” Con il settore arbitrale bisogna dialogare”

26 Dicembre 2016 Off Di Redazione GuilcerSport 1

Ex arbitro di buon livello, opinionista tv di Videolina, il macomerese trapiantato da tempo a Cagliari per questioni di lavoro Andrea Contini, è stato delegato dal presidente Gianni Cadoni a occuparsi di due branche importantissime del calcio regionale: la Comunicazione Istituzionale e i rapporti con la classe arbitrale. Due compiti sicuramente delicati che Contini da buon bancario intende svolgere con equilibrio e rispetto di tutti. “Ho già parlato con il presidente regionale degli arbitri Francesco Caboi, afferma Contini, e con lui abbiamo concordato di iniziare da subito un percorso che ci permetta di arrivare a trovare delle soluzioni immediate che consentano di migliorare il rapporto esistente tra società, atleti e direttori di gara. La mia proposta è quella di andare a confrontarci sul territorio con incontri periodici, che permettano di smussare tutte le problematiche esistenti. Agli arbitri faremo capire dove si può far meglio e rendere il ruolo dell’arbitro meno “protagonista” , alle società e ai capitani delle squadre che devono capire come gli arbitri devono essere aiutati a sbagliare di meno considerando sempre che sono persone umane alla pari del giocatore che sbaglia un gol fatto. Inizieremo subito dopo le feste, annuncia Contini, in un clima che deve essere necessariamente diverso da quello attuale”.
Intanto per uanto riguarda la Comunicazione, Contini si è fatto portavoce in Comitato delle diverse esigenze riscontrate per la formazione delle rappresentative che ad Aprile prenderanno parte al Torneo delle Regioni. I concetti espressi sono stati molto chiari. “Bisogna allargare il cerchio, ha affermato Contini, dando la possibilità ad un numero molto ampio di giovani di essere valutati e selezionati per le rappresentative regionali Juniores, Allievi e Giovanissimi. Solo allargando il cerchio, coinvolgendo tutti i territori della Sardegna si possono selezionare realmente “i migliori” e si può dare nuovo impulso all’intero movimento”.