Calcio Promozione girone B. Domani Ilva-Tharros, una sfida d’altri tempi “raccontata” da Mauro Coppadoro

Calcio Promozione girone B. Domani Ilva-Tharros, una sfida d’altri tempi “raccontata” da Mauro Coppadoro

18 Novembre 2017 Off Di Redazione GuilcerSport 1

Torna domani, per la prima volta nella Promozione a due gironi, ILVAMADDALENA-THARROS.

Storia con la ESSE maiuscola, quella delle sfide tra queste squadre, considerato che nelle rispettive carte d’identità figurano, gloriosamente, 1903 e 1905.

Gli ultimi tre scontri diretti risalgono ai Campionati di Eccellenza 2006/2007, del 2003/2004 e del 1998/1999.
Campionati…nefasti, considerato che in quelle tre stagioni retrocessero assieme(scongiuri d’obbligo
tutte e tre le volte l’Iva e “solo” due volte la Tharros.

Per fortuna vi furono anche pagine più gloriose.
Con l’aiuto straordinario di un eccellente esperto del nostro calcio, a lungo protagonista in campo, ripassiamo la storia degli scontri ILVA THARROS, con un viaggio nel passato.

Lungo, ma, a parer mio, imperdibile, per tutti gli appassionati del nostro calcio, specialmente di quello vintage.

Ilva 1903, Tharros 1905: basterebbero le date di fondazione delle due squadre per presentare in modo adeguato i contenuti tradizionali di questa sfida.
Costituite entrambe come società di Ginnastica, l’Ilva – tra le prime in Sardegna – inizia molto presto a praticare calcio, mentre la Tharros si accosterà a questa disciplina solo in tempi successivi. Per non appesantire il tema attraverso una lunga carrellata contenente tutte le gare tra le due squadre, si preferisce segnalarne alcune(una per decennio) cercando di riprendere quelle che per qualche motivo meritano di essere ricordate.

ANNI QUARANTA
Il primo incontro di rilievo risale agli anni dell’immediato dopoguerra, nell’annata 1946-47. Motivi connessi alle difficoltà del periodo post-bellico hanno portato alla formazione di un girone di 1a Divisione tutto sardo comprendente le migliori formazioni isolane(Cagliari, Torres, Carbosarda, Olbia etc.). La Tharros viene ammessa già nel 1945 mentre l’Ilva vi arriva per merito vincendo nello stesso anno il torneo di 2a Divisione(giocavano: Cotroneo, Mura, Aisoni; Neri, Balata, Muglia; Vitiello, Zichina, Zonza, Faiella, Mazzella).
La 1a Divisione Sarda è un campionato a 16 squadre molto impegnativo, l’Ilva parte discretamente, alterna risultati positivi ad altri meno convincenti ma dimostra di meritare la categoria. Alla decima giornata, il 12 gennaio 1947, arriva a La Maddalena la Tharros, squadra che naviga nella parte alta della classifica. L’incontro si conclude con un pareggio per 2-2, ma questa domenica sarà ricordata per l’incidente occorso al 37° del secondo tempo all’arbitro Sabiu (si è parlato di aggressione da parte di alcuni giocatori locali) e per i successivi incidenti all’altezza del Palco della Musica con il danneggiamento subito dall’ambulanza militare utilizzata per far ripartire in sicurezza l’arbitro, accompagnato a Palau dai carabinieri. Le conseguenze sono pesantissime: viene deliberata l’esclusione della squadra dal campionato con proposta di radiazione, e 5 giocatori sono sospesi “sine die”. Il ricorso dell’Ilva, in parte accolto, decreta la riammissione al campionato, ma sancisce la squalifica del campo per il resto del campionato, confermando pesanti – anche se ridotte – sanzioni per i giocatori.
La società del Presidente Manlio Vasino si dimostra però all’altezza e la squadra reagisce con grande carattere, potendo anche contare sull’inserimento di alcuni giovani molto validi e di grandi prospettive, destinati a scrivere la storia del calcio maddalenino (i portieri D’Oriano e Rubbiani, e poi Acciaro, Sculavurru, Lapera, Pais ed altri). Dopo un periodo di comprensibile sbandamento l’Ilva recupera e riesce ad ottenere una dignitosa salvezza.
La Maddalena, 12 Gennaio 1947  ILVA – THARROS 2 – 2
ILVA: Piredda, Mura, Aisoni, Vitiello, Penzo, Bombagi, Pilo, Faiella, Zichina, Mini, Mazzella.
THARROS: Marras, Esu, Flore, Massa, Bistrussu, Floris, Masal, Fercia, Ragazzo, Oppo, Meloni.
ARBITRO: Sabiu.

RETI: nel p.t. al 15° Zichina; nella ripresa al 5° Fercia(rigore), al 15° Faiella(rigore), al 25° Ragazzo.

ANNI CINQUANTA
Gli anni cinquanta per l’Ilva iniziano con un risultato eccezionale. Importante quindi ricordare una partita fondamentale disputata lontano dal Comunale maddalenino: la gara di spareggio Ilva-Tharros giocata a Cagliari, partita che decreterà la prima promozione della squadra maddalenina ad un campionato nazionale.
Nel 1949-50 la riorganizzazione dei campionati porta ad una 1a Divisione composta da due gironi di 10 squadre(Nord e Sud). Dopo lo svolgimento della stagione regolare la promozione sarà deciso da un girone finale al quale approderanno le migliori(un po’ come gli attuali play-off). L’Ilva dispone di un gruppo di 18 giocatori affiatati ed affidabili, ma non parte tra le favorite. Pare già un buon risultato poter partecipare al girone finale insieme alle accreditate Torres e Tharros. Dopo aver concluso sul 2-2 il loro scontro diretto sia l’Ilva(3-2) che la Tharros(5-3) superano la favorita Torres e devono quindi incontrarsi un una decisiva partita di spareggio.
Il 2 Giugno 1950, al Campo di Via Pola in Cagliari, Ilva e Tharros si giocano il tutto per tutto, in caso di parità di passerà ai supplementari. L’Ilva entra in campo con la grinta delle migliori giornate, gioca una partita di grande intensità dimostrando tutto il proprio valore. Chiude il primo tempo con il secco vantaggio di 4-0 e poi nella ripresa amministra la partita concludendo con un inequivocabile 5-1, che significa promozione alla Quarta Serie Nazionale. Il Corriere di Sardegna del 4 Giugno racconta come la squadra viene accolta a La Maddalena: “Oggi alle 14 è arrivata da Palau su una motobarca la squadra dell’Ilva, vincitrice del campionato sardo di Prima Divisione. Nonostante l’ora tarda ed il sole cocente era ad attendere la squadra una folla entusiasta che ha tributato alla compagine una affettuosa manifestazione di simpatia. Con il vessillo della Società in testa, i giocatori sono stati portati in trionfo attraverso le vie principali, fatti segno degli applausi vivissimi della popolazione”. E così l’Ilva approda per la prima volta ad un torneo nazionale.
Cagliari, 2 Giugno 1950: ILVARSENAL – THARROS 5 – 1
ILVARSENAL: D’Oriano, Marini, Pisciottu, Faiella, Pilo, Olivieri, Vitiello, Mameli, Pais, Zonza, Spano.
THARROS: Piras, Cannas Cabella, Fadda, Sampietro, Pilloni, Martinelli, Cavallini, Marras, De Santis, Atzeni.
ARBITRO: Gemini di Roma. RETI: nel p.t. al 15° Vitiello, al 19° Zonza, al 22° Mameli, al 32° Pais; nella ripresa al 7° Marras, al 43° Pais.

ANNI SESSANTA
I primi sessanta sono gli anni della Grande Ilva, squadrone che primeggia a livello regionale evidenziando una chiara superiorità, dimostrata su tutti i campi. Questa compagine riuscirà a vincere due campionati consecutivi(1960-61 e 1961-62) mettendo in mostra un gioco efficace e spettacolare espresso con disinvoltura da un gruppo di calciatori fortissimi, tutti maddalenini. Beneficia anche dell’interruzione dell’attività da parte dell’altra squadra isolana(Proletaria e poi Cral Marina e La Maddalena) dalla quale può rilevare alcuni validi giocatori. Tra i tanti primati di questa squadra straordinaria, si può ricordare l’imbattibilità interna, che conserverà per ben sette anni consecutivi. Un vero record che rinforza la leggenda della “Fossa dei Leoni”. La Tharros è una buona formazione che inizia a preparare il salto di qualità verso la Serie D nazionale (ove approderà nel 1966). Ma in questi anni a La Maddalena l’Ilva gioca per un solo risultato. Ricordiamo i due anni del primato sardo.
La Maddalena, 12 Febbraio 1961: ILVARSENAL – THARROS 5 – 0
ILVARSENAL: D’Oriano, Vitiello, Sabatini, Serra, Bruno Scanu, Comiti, Giovanni Scanu, Filinesi, Sculavurru, Paoli, Capitoni.
THARROS: Arru, Rosso, Mura; Sanna I, Manca, Loche; Ledda, Atzei, Usai, Loddo, SannaII.
ARBITRO: Pons di Sassari. RETI: nel p. t. al 27° Giovanni Scanu; nella ripresa al 14° Capitoni, al 15° ed al 21° Paoli, al 44° Giovanni Scanu.

La Maddalena, 4 Marzo 1962: ILVARSENAL – THARROS 3 -1
ILVARSENAL: D’Oriano, Vitiello, Comiti, Serra, Bruno Scanu, Pisano, Juliucci, Paoli, Filinesi, Fornasari, Capitoni.
THARROS: Arru, Mannai, Mura, Massa, Bichi, Loche, Cabras, Solinas, Putzolu, Marras, Cossa.
ARBITRO: Cossitta di Sassari. RETI: nel p.t. al 4° Cabras, al 5° Juliucci, al 7° Capitoni; nella ripresa al 38’ Juliucci

ANNI SETTANTA
Già nei primi anni Settanta l’Ilva, sotto la regia del giovane mister Mario Pisano, procede ad un graduale ricambio generazionale inserendo diversi giovani cresciuti nella società. In questo periodo si riesce a presentare squadre competitive che confermano il valore e l’affidabilità del vivaio locale. Forte della propria tradizione l’Ilva continua quindi a recitare un ruolo da protagonista disputando alcuni buoni campionati e competendo sempre ai vertici del calcio regionale.
La Tharros, come detto, ha militato nella Serie D dal 1966 al 1972, anno in cui retrocede ma, dopo un solo anno di transizione, si rinforza per puntare ancora in alto. Nel 1973-74 anche l’Ilva del Presidente Serra nutre ambizioni di primato: schiera infatti alcuni giocatori esterni che, inseriti in un gruppo di ottimi elementi locali, viene affidato all’esperto tecnico Palleddu Degortes.
Il campionato si rivela all’altezza delle aspettative: competitivo, equilibrato e caratterizzato da cifre tecniche di qualità. Alla prima di ritorno la Tharros arriva al Comunale in testa alla classifica con l’Ilva che segue ad un solo punto. La partita rispetta le attese e conferma le doti di due formazioni costruite per vincere. Dopo una gara spettacolare, giocata su ritmi elevati e caratterizzata da sano agonismo l’Ilva vince meritatamente per 1-0 superando la Tharros e passando a condurre il girone. Da segnalare che tra gli oristanesi gioca il maddalenino Gianni Piccotti.
Dopo un finale molto combattuto, caratterizzato da alcuni inattesi colpi di scena, come l’esonero del mister Degortes, il campionato viene vinto dalla Tharros che quindi dopo un solo anno riconquista la Serie D nazionale. Per l’Ilva ancora una volta la delusione di avere giocato alla pari con tutti e di essere arrivata ad un passo dal traguardo che manca ormai da molti anni. Ma nel decennio successivo le cose andranno diversamente.
Da ricordare che proprio in questi anni il Maddalena, l’altra squadra isolana inserita nei tornei FIGC dal 1967, vince il campionato di Seconda Categoria ed approda alla Prima. La Maddalena può quindi nuovamente contare su una doppia qualificata presenza.
La Maddalena, 17 Febbraio 1974  ILVARSENAL – THARROS 1 – 0
ILVARSENAL: Demuro, Conti, Fadda, D’Apice, Vigiano, Vitiello, Scolafurru, Capitanio, Alpini, Vitali, Catuogno:
THARROS: Tedde, Vallorani, Bistrussu, Zaccolo, Grudina, Hellies, Piccotti(Manunza), Degortes, Nalli, Spiga, Romano.
ARBITRO: Calzetti di Roma. RETE: all’11° della ripresa Scolafurru.

ANNI OTTANTA
Nei primi anni Ottanta il mister Pisano guida un nuovo processo di ringiovanimento ed inserisce una leva di ragazzini che ben figurano nella Serie D tutta sarda alla quale l’Ilva viene ammessa in occasione della rimodulazione dei campionati. Poi, dopo una fase meno positiva, la squadra riprende con rinnovato entusiasmo dalla Promozione. Con Sandro Demuro in panchina nel campionato 86-87 riconquistata l’Interregionale, mentre l’anno successivo il nuovo condottiero Angelino Fiori costruisce un gruppo molto ben assortito, protagonista di una galoppata vincente verso la C2; l’Ilva torna quindi a competere in un campionato nazionale. Da segnalare in questi anni il contributo ricevuto dalla Marina Militare, di cui rimane evidenza nella nuova denominazione di Ilvamarisardegna.
Nel 1987/88 alle prime giornate la Tharros arriva al Comunale per disputare una partita prudente; la squadra locale intanto ha già dimostrato solidità e capacità di gestire anche le gare più complicate. Dopo un primo tempo in cui l’Ilva non riesce a sfondare, a inizio ripresa la partita si sblocca per effetto di un calcio di rigore realizzato da Marco Piga, vero leader e protagonista di un campionato eccezionale. Nel prosieguo l’Ilvamarisardegna troverà il passo giusto dimostrando costanza di rendimento e regolarità di risultati, connotati che porteranno alla meritatissima promozione in C2.
La Maddalena, 8 Novembre 1987  ILVAMARISARDENA – THARROS 1 – 0
ILVAMARISARDEGNA: Sias, Cuccadu, Brocca, Riccardi, Comiti(66° Pais), Ciaramitaro, Murri, Puddu, Rius, Piga, Bambino(76° Pischedda).
THARROS: Casu, Longo, Floris, Frongia, Gioso, Reali, Perra, Pischedda, Serra(80° Pani), Isu, Deiana.
ARBITRO: Gaiola di Padova. RETE: al 47° Piga (rigore).

ANNI NOVANTA
Dopo l’esperienza di un anno in C2 l’Ilva disputa qualche altro buon campionato ma poi accusa una crisi di rendimento che la porta nuovamente in Promozione ove, nel frattempo, è pervenuto con merito il Maddalena, che allestisce quest’anno una squadra di tutto rispetto non nascondendo le proprie ambizioni. All’Isola, dopo più di trent’anni, si respira l’aria frizzante della sfida stracittadina. Le due squadre disputano un buon campionato caratterizzato da alterne vicende e alla fine, nonostante le sconfitte registrare nei due derby, l’Ilva consegue il secondo posto e poi guadagna la Promozione vincendo lo spareggio di Nuoro contro la Fersulcis(4-1).
Nell’estate del 1994, poi, il buon senso e la corretta visione sullo stato del calcio dilettantistico portano ad assumere una decisione di grande saggezza: unire le forze e formalizzare la fusione tra le due società. La nuova Ilvamaddalena 1903 può contare su una rosa di tutto rispetto, allargata agli organici delle due squadre, e si avvale di un unico gruppo dirigente che opera compatto con passione e competenza. Il primo Presidente della nuova aggregazione è Giuseppe Barago, che ha il merito di essere riuscito ad unire le forze calcistiche cittadine. La neonata Ilvamaddalena, affidata a Nino Catuogno, fa centro al primo colpo; vince infatti il campionato di Eccellenza e si riaffaccia ad un torneo nazionale, l’Interregionale.
Nel Febbraio 1995 arriva al Comunale la Tharros che, rispettando il proprio blasone, naviga nelle zone alte della classifica; in questo scontro al vertice si propone anzi di superare la capolista Ilvamaddalena. Ne scaturisce una partita molto combattuta che per i locali sembra non andare nella giusta direzione. A un quarto d’ora dalla fine la Tharros conduce infatti per 3-1 ma sul campo di casa i maddalenini sono abituati a non mollare, e proprio sul filo di lana riescono a riequilibrare le sorti dell’incontro grazie alla doppietta di un grande centravanti: Nicola Pirina. L’Ilvamaddalena riuscirà poi a concludere il campionato in vetta, seguita da Iglesias, Tharros e Nuorese. Scorrendo ora quella classifica si può ben considerare come in quegli anni a livello regionale primeggiavano ancora le società “storiche” che vantavano trascorsi di prestigio.
La Maddalena, 19 Febbraio 1995  ILVAMADDALENA – THARROS 3 – 3
ILVAMADDALENA: Coscione, Gianluca Vitiello, Acciaro, Priano(46° Plumitallo), Riccardi, Fascia, Moschini, Canu, Pirina, Tonino Vitiello(56° Piredda), Cardu.
THARROS: Fanni, Pazzola, Boi, Zedda, Dolenz, Manca, Simone Vinci, Sanna, Diego Vinci, Isu, Trogu.
ARBITRO: Trombaccia di Genova. RETI: 16° Diego Vinci, 21° Cardu, 43° Isu, 72° Zedda, 75à Pirina, 87° Pirina.

Mauro Coppadoro