CALCIO ECCELLENZA/ Domani parte la “serie A” sarda: l’ analisi dell’ esperto  Mauro Coppadoro

CALCIO ECCELLENZA/ Domani parte la “serie A” sarda: l’ analisi dell’ esperto  Mauro Coppadoro

27 Agosto 2022 Off Di Redazione GuilcerSport
Palla al centro, domani alle 16, in nove campi dell’Isola, per il via ad una nuova stagione del campionato di ECCELLENZA, la mitica “Serie A Sarda”.
Sarà l’edizione numero 32: nelle precedenti 31, primato di “Scudetti” (due a testa) per Arzachena, Atletico Elmas, Muravera, Nuorese, Tavolara e Ilvamaddalena,  e poi  tutte le squadra che hanno vinto almeno una volta : in totale ben 25 squadre differenti in 31 stagioni.
Lo “Scudetto” non è per nulla simbolico, perché vincere l’Eccellenza significa essere al vertice della piramide del calcio dilettantisco regionale, e spiccare il volo verso la Serie D, ovvero in una categoria Nazionale, guadagnando il confronto con le realtà della penisola. La “Serie A” che parte domani sarà straordinaria.
Vi prenderanno parte ben 19 squadre, record assoluto (vi si è arrivati, gradualmente, da 16, per effetto delle purtroppo crescenti retrocessioni di squadre Sarde dalla D), e quindi 38 giornate (come la serie A vera), una maratona di otto mesi circa, da domani al 16 aprile, con ben cinque turni infrasettimanali.
Ma non sono questi numeri a rendere straordinario questo campionato, bensì il prestigio dei club che vi prenderanno parte. Ben dodici di essi hanno nel loro passato trascorsi in campionati nazionali, almeno serie D, e di questi dodici sono quattro (Carbonia, Nuorese, Sant’Elena, Villacidrese) quelli che hanno conosciuto la serie C.
Ad innalzare ulteriormente  il blasone del campionato contribuisce in maniera eclatante il ritorno nella categoria di tre neopromosse di lusso, che ritornano su livelli più consoni alla loro illustre storia: le coetanee (1905) Calangianus e Tharros e l’Iglesias,  che nel nuovo anno festeggerà i suoi primi 100 anni, essendo stata fondata nel 1923.
Con squadre di antiche tradizioni, squadre che la storia l’hanno scritta in epoche recenti.
Come il formidabile Taloro,  che sarà ai nastri di partenza per la ventitreesima stagione consecutiva, un record strepitoso, o come il Budoni, con la sua incredibile cavalcata dalla Terza categoria alla serie D in pochi anni, ma ancora sono da citare le squadre che sono reduci da recentissime esperienze in categoria nazionale, come il Lanusei (che addirittura sfiorò la promozione in serie C), il Latte Dolce, il Carbonia, ed anche il San Teodoro, il cui rapido e triste declino dalla D alle categorie inferiori è stato interrotto con la fusione col Porto Rotondo.
Chi vincerà lo scudetto?  Difficilissimo fare previsioni: la speranza di tutti gli sportivi sardi è che possa essere un campionato avvincente come quello appena concluso, con quattro eccezionali interpreti gomito a gomito praticamente fino al rettilineo del traguardo. Sono sicuramente parecchie le squadre ambiziose, a partire dall’Ossese, reduce da un’annata splendida ma sfortunata, col secondo posto in classifica e la meravigliosa avventura in Coppa Italia, chiusa in semifinale per un gol subito a due minuti dal termine di una rocambolesca sfida col Barletta.
Sperano ovviamente di ripetersi ad altissimi livelli il già citato Taloro e la Ferrini, oltre ad una piazza importante come Nuoro, e chiaramente vorranno proporsi per l’alta classifica le tre squadre scese dalla serie D e, per il già citato blasone, le tre neopromosse.
Voglio citare almeno un’altra squadra molto ambiziosa, che non può a parer mio essere assolutamente esclusa dal lotto delle favorite, ovvero il Budoni, che ad un organico già molto solido ha aggiunto innesti del calibro di Manis in porta e Meloni in attacco, accanto al capocannoniere della scorsa Eccellenza, l’argentino Villa.
Ovviamente per nulla da escludere l’ipotesi di una outsider che sorprenda tutte le rivali, un po’ come è accaduto l’ultima volta. Buon campionato a tutti, sarà bellissimo: vinca il migliore!!
Ps: mi sia consentito un augurio speciale ad alcuni amici, ovvero i dirigenti Rubens Curedda del Calangianus e Carlo Mentasti  dell’Ossese, e come sempre la mia “seconda squadra”, quel Taloro che ammiro tantissimo per la sua stupenda favola. Da tifoso dell’Ilvamaddalena, un saluto anche a tutti i giocatori che saranno in questa categoria dopo avere vestito negli ultimi anni la casacca del Leoni Isolàni.
Mauro Coppadoro