CALCIO ECCELLENZA / Un campionato entusiasmante: tutte le ipotesi in vista (testa e coda) delle ultime sei giornate
1 Aprile 2022A sei giornate dalla fine, il campionato si schiera col “4-3-6-3-2”. Non è un originale modulo, con 18 giocatori in campo, ma la distribuzione “a blocchi” delle squadre in classifica.
Primo blocco DESTINAZIONE PARADISO
È composto dalle quattro squadre che si giocheranno il primo posto ed il grande salto diretto in serie D: Ilva 59, Ossese 57, Taloro 56, Ferrini 55, con una partita da recuperare. Quattro contendenti per un solo posto, le altre ai playoff, per i quali avrà molto valore conquistare il vantaggio della seconda piazza. Per avere le idee più chiare sarà importantissimo vedere cosa saprà ricavare la Ferrini dall’altro recupero, ma a prescindere da ciò un pronostico sulla Regina del torneo è veramente impresa ardua, con tanti scontri diretti ancora da disputare: la capolista ha il Taloro fuori e la Ferrini in casa, l’Ossese – che ha il miglior calendario, ma anche le esaltanti fatiche di Coppa – deve andare a Gavoi, il Taloro le deve incontrare tutte e tre, Ilvamaddalena e Ossese in casa e Ferrini fuori, la Ferrini ha il Taloro in casa e l’Ilvamaddalena fuori. Molto dipenderà probabilmente dagli esiti di questi infuocati big match, senza dimenticare che le attuali posizioni in classifica e relativi distacchi assicurano comunque un ordine privilegiato nella griglia di partenza per gli ultimi sei decisivi giri di questo avvincente Gran Premio.
Secondo blocco QUINTESSENZA
Sembra circoscritta a tre squadre la lotta per il quinto posto, l’ultimo utile per sognare la serie D attraverso i playoff.
Nuorese 51, Monastir e Sant’Elena 47, coi barbaricini chiaramente favoriti da un vantaggio non trascurabile.
Qui rimane solo un confronto diretto, Nuorese -Sant’Elena dell’ultima giornata, che all’andata finì in parità.
In chiave di una eventuale classifica avulsa, per arrivo con due o più squadre a pari punti, la Nuorese ha vinto entrambe le sfide col Monastir, che è messo meglio, per differenza reti, negli scontri col Sant’Elena, caratterizzati da una vittoria a testa.
Terzo blocco COMFORT ZONE
Chi è qui ormai non rischia nulla, ma sembra ormai impossibile cullare ambizioni di qualsiasi tipo, con una remota eccezione che vedremo. Villacidrese e Budoni 43, Ghilarza 40, Bosa, Arbus e Porto Rotondo 34.
Qualche briciolo di speranza potrebbe cullarlo ancora la Villacidrese, con una partita da recuperare (non facile, però, in casa della Ferrini), e la virtuale ipotesi di un “meno cinque” dal quinto posto e quindi dai playoff, ma sembra comunque arduo sorpassare tre squadre, anche perché servirebbe una vittoria a Nuoro tra due settimane.
Per il resto , il rimpianto del Budoni per aver iniziato il campionato alla nona giornata(altrimenti avrebbe potuto ambire sicuramente ai playoff, se non proprio al primato), la delusione del Ghilarza, crollato di schianto dopo circa due terzi di stagione ad alta quota, ed il sollievo di Bosa, Porto Rotondo e Arbus per una salvezza anticipata senza patemi d’animo, che soprattutto per gli olbiesi, a lungo attardati, ad un certo punto sembrava un obiettivo per niente agevole.
Quarto blocco SI SALVI CHI PUÒ
Qui è lotta furibonda, tra tre squadre delle quali, alla fine, ne rimarrà solo una, come in Highlander. Idolo 26, Guspini 24, Li Punti 22, Un “triello” alla Sergio Leone, l’ultima va direttamente in Promozione, le altre due si giocheranno l’unico posto in Eccellenza in uno spareggio secco in casa della migliore classificata, che avrà anche il vantaggio di aggiudicarsi la salvezza in caso di parità dopo i supplementari. Massima incertezza, con un Li Punti – Guspini (andata in parità) alla penultima che potrebbe rivelarsi determinante. Negli altri scontri diretti, Idolo in vantaggio col Li Punti (una vittoria e un pari) e Guspini che contro i sassaresi ha vinto entrambe le partite.
Quinto blocco LO SCIVOLO
E si arriva alle due formazioni che sembrano da tempo destinate a disputare la prossima stagione nel girone Sud della Promozione. L’Asseminese, con una media punti inferiore a mezzo a partita, si è progressivamente spiaggiata sul fondo della graduatoria, inabissata da una serie aperta di undici sconfitte consecutive in altrettante partite del girone di ritorno. Discorso ancora più amaro per il Castiadas: il suo campionato, partito con grandi ambizioni, è durato quindici giornate (all’attivo anche la vittoria per 5-0 sull’Ossese e quella per 3-2 a Gavoi sul Taloro), e poi è calato il sipario, con una crisi societaria che ha portato la squadra ad un passo dall’abbandono. Solo sconfitte, alcune mortificanti, addirittura una partita incominciata in otto. Una storia molto triste, con importanti riflessi anche sull’entusiasmante lotta al vertice, pensando ai punti lasciati alla squadra del Sarrabus dalle formazioni di vertice, prima dell’eclisse.
Servizio di Mauro Coppadoro – grafica Antonio carboni