Il derby di Paolo Camedda. Dopo 29 anni ritorna il “classico” Tharros-San Marco Cabras
9 Novembre 2019Tharros-Atletico San Marco. A distanza di oltre 29 anni(tolta una parentesi recente in Seconda Categoria, l’ultima sfida fu quella giocata a Cabras il 4 marzo 1990 e terminata 0-0) il derby è tornato. Solo il nome evoca lontani ricordi. Ricordi da bambino, quando mio padre la domenica pomeriggio mi portava allo stadio, di un calcio romantico che oggi non c’è più, degli anni in cui le due squadre oristanesi seppero ritagliarsi una posizione importante nel panorama calcistico sardo. Alla mente tornano immagini sbiadite di vecchi campioni: sembra di rivedere un goal di rapina di Gianfranco Sanna o una delle sue letali punizioni, un lancio millimetrico di Farina, un’accelerazione palla al piede di Pala sulla fascia.
Una veronica di Porcheddu ad irridere il malcapitato avversario. O una sassata terribile dalla distanza di Franco Picconi. Dall’altra parte la classe di Mario Perra, il senso tattico di Luciano Serra, il fiuto del goal di Lai e Pillosu. E campi stracolmi di tifosi, si giocasse al Comunale di Cabras o al Campo Tharros di Oristano non c’era differenza. Ricordi di goal, vittorie e sconfitte, che sono rimaste impresse nella memoria assieme a quella tristezza che la scomparsa del G.S. San Marco nel 1993 ha lasciato in tutti gli appassionati cabraresi e soprattutto in quei bambini che negli anni precedenti avevano sognato vedendo in azione i propri beniamini.
Dopo il canto del cigno dell’Ariete Solanas e il breve interregno dell’F.C. Cabras, nella seconda metà degli Anni Duemila qualcosa in laguna si è mosso e la nascita di due nuove realtà, l’Atletico Cabras e la Nuova San Marco, ha ricreato le basi per provare a ripartire su un livello più ambizioso. Nella stagione 2018/2019 l’unione delle due società nell’Atletico San Marco ha portato alla nascita di un nuovo progetto, che ha dato subito dato frutti, con la promozione dei cabraresi dalla Seconda al Girone B della Prima Categoria, dove il sorteggio ha voluto ci fossero anche gli storici rivali.
Torna dunque quella sfida capace di infiammare tutti gli sportivi dell’Oristanese e non solo. È ormai questione di ore. Domenica, alle 15:00, la Tharros capolista, guidata da mister Nulchis, penalizzata di un punto per decisione della Giustizia sportiva in base a fatti legati alla passata stagione, sfida l’Atletico San Marco di mister Sau, scivolato in una posizione di metà classifica dopo 2 sconfitte consecutive. Sulla carta i biancorossi oristanesi sono nettamente favoriti per aggiudicarsi i 3 punti, forti anche di una rosa costruita per puntare al salto di categoria. Ma, come la storia insegna, nei derby, in questo in particolare, mai dare nulla per scontato.
Vuoi per la voglia di rivincita della squadra lagunare dopo il momento sfavorevole, vuoi per il desiderio di scrivere una nuova pagina di storia calcistica. Non può essere un caso, del resto, che nei 18 precedenti la San Marco conduca con 7 vittorie a fronte di altrettanti pareggi e di 4 successi biancorossi. Gli spunti offerti dalla gara sono molteplici: dal duello fra i due tecnici, amici, ex compagni di squadra ed ora rivali, a quello fra i bomber, Orrù da una parte, che proverà ad emulare le gesta del mitico Gian Franco Sanna, e Tomasi e Muru dall’altra. Ci sarà anche un grande ex: il difensore e figlio d’arte della formazione cabrarese Stefano Gambella, che in maglia biancorossa ha vissuto stagioni importanti nella sua carriera calcistica. Buon derby a tutti, dunque, con l’augurio che per una volta il campo Tharros ritorni per un giorno a riempirsi di tifosi e a colorarsi di bandiere. A vincere, al di là di quello che sarà il risultato finale, è tutto il calcio sardo, che ritrova, finalmente, il suo ‘Classico’.