Speciale Guilcersport. L’abbraccio di Aritzo al Cagliari di Pavoletti e Cragno
11 Luglio 2019È finita la prima parte del ritiro del Cagliari ad Aritzo.
Sono stati quattro giorni intensi in un paese dove tutto parla del Cagliari: lo striscione gigante di benvenuto dedicato ai rossoblu all’ingresso del paese e le bandiere sistemate ovunque, nei balconi delle abitazioni, nei bar e ristoranti, negli esercizi commerciali. Persino nel campanile della Parrocchia.
Si respira ovunque un’aria di festa. Entriamo in un bar centrale per il caffè e il gestore capisce subito che siamo lì solo per il Cagliari. Conferma che con la presenza dei rossoblu si sta lavorando bene e tutto il paese ne ha tratto grande beneficio. Aritzo è un centro di montagna a 850 m, che conta appena 2000 abitanti. Nel mese di Luglio sta sfruttando alla grande la sua potenzialità ricettiva (4 alberghi) e il poter disporre di una bella struttura sportiva con un campo in erba naturale, spogliatoi e spazi adeguati. Allo “Stadio del Vento” sopra il paese, splendido clima e tanti tifosi per vedere da vicino la formazione di mister Maran.
I supporters sono impazienti e cercano di salutare tutta la rosa. E allora al termine delle sedute di allenamento le scene si ripetono puntuali tutti i giorni. I giocatori e Mister Maran vengono letteralmente circondati dai tanti tifosi rossoblu provenienti da tutta la Sardegna per chiedere un autografo e fare una foto o un selfie.
Tutti sono disponibili e cordialissimi a testimonianza del feeling esistente fra la squadra e i propri sostenitori.
Tra i più festeggiati i nazionali Alessio Cragno e Leonardo Pavoletti che impiegano quasi un’ora per superare il “muro” dei tifosi rossobl. Non è meno proibitivo il compito di Mister Maran acclamato dal suo pubblico. Capitan Ceppittelli, Cigarini, Cacciatore, Castro, Joao Pedro, Pisacane, Jonita, Rafael, Cerri, Oliva, Birsa sono ugualmente fra i più acclamati. Ma è difficile anche per tutti gli altri giocatori divincolarsi dall’affetto e dall’abbraccio del popolo. Particolare affetto poi per il nuovo arrivato Mattiello e i sardi Deiola, Pinna e Ragaztu.
E’ un clima di amicizia e semplicità quello che si respira ad Aritzo, con i giocatori, lo staff tecnico e medico che rientrano in albergo in autovettura, come fossero dei dilettanti.
Il nostro racconto sulla permanenza ad Aritzo nel ritiro del Cagliari termina qui. Abbiamo conosciuto da vicino tanti protagonisti della serie A di quest’anno, che si spera possa dare ai rossoblu tante belle soddisfazioni.
In bocca al lupo Casteddu!
Serafino Corrias