L’esercito “quasi” invisibile dei dirigenti sportivi che tengono in vita lo sport dilettantistico isolano
3 Aprile 2018Lavorano praticamente tutto l’anno compresa l’estate per organizzare la stagione successiva. Anche in Sardegna sono un esercito quasi “invisibile” di centinaia e centinaia di uomini e donne dei quali non parla, purtroppo, mai nessuno. Se non ci fossero però, probabilmente, tante gare degli sport dilettanti non si potrebbero neppure tenere. Persone quasi nascoste che svolgono dei ruoli all’apparenza umili ma importantissimi.
Dirigenti che tracciano i campi, mettono le reti, preparano palloni e corredi, scrivono le liste pre – partita, puliscono gli spogliatoi, tengono i rapporti con la stampa, predispongono l’invito per il terzo tempo con gli ospiti, vanno in trasferta con le loro auto, aprono il chioschetto bar al campo o in palestra, vendono i biglietti per le sottoscrizioni a premi, cercano abbonamenti e sponsor etc. E soprattutto mettono le mani nel loro portafoglio.
Persone da ammirare perché lavorano gratis per un fine nobilissimo: far crescere ragazze e ragazzi in ambienti sani e puliti come solo lo sport dilettantistico sa fare. Persone che diventano quasi dei secondi genitori per gli atleti con i quali gioiscono o si arrabbiano. Sempre pronti a preoccuparsi per i loro infortuni o di come vanno a scuola. Capiscono quando sono giù di morale per qualcosa e danno consigli importanti. Abbiamo dirigenti di società che vantano in molti casi 30 anni di servizio. E allora oggi lo spazio è tutto per loro. Se lo meritano davvero.
Nella foto di copertina Massimo Mura , dirigente da 26 anni del Ghilarza calcio