Le interviste di Guilcersport. Gianni Serra: “La panchina mi manca ma senza farne drammi”
1 Settembre 2018Parlare di Gianni Serra vuol dire menzionare uno dei più grossi attaccanti non solo della provincia ma di tutta l’isola, relativamente a una decina di anni fa.
Era il classico attaccante d’area di rigore: scaltro, furbo, velocissimo di riflessi e sempre pronto sull’errore degli avversari. Sono centinaia i gol siglati dal bomber di Ollastra nei tanti campionati di Eccellenza e Promozione, ma anche nelle categorie inferiori. I suoi ricordi più belli sono legati agli anni d’oro della Tharros e del Taloro Gavoi, ma Serra ha lasciato amicizie importanti dovunque sia stato per impegno e umiltà.
La stessa umiltà che ha portato nelle squadre dove ha allenato sinora (ultime in ordine di tempo Samugheo e San Marco Cabras) dove ha lasciato molti estimatori.
Uomo parco e di poche parole, limita all’essenzialità anche il suo pensiero.
Gianni, che effetto fa non iniziare la stagione in panchina?
Non iniziare una preparazione non mi crea problemi; certo, quando sei abituato un po’ ti manca.
Hai avuto proposte durante l’estate?
Ho avuto due proposte, le ho rifiutate perché non mi piacevano i progetti.
Come giudichi i campionati di Prima Categoria girone B e C?
I campionati di Prima Categoria saranno più tosti degli anni scorsi, sono stati ridotti i gironi e quindi è inevitabile che siano più competitivi. Tra le favorite del girone C ritengo possano esserci Abbasanta, Corrasi e Ovodda, mentre nel girone B non conosco bene le squadre, a parte le oristanesi che però non partono per vincere.
Anche a te domanda cattivella, ma gli allenatori senza panchina gufano?
Non credo che un allenatore gufi un collega. Ci conosciamo più o meno tutti.