La bella storia di Andrea Mura: Porto Torres e Bonorva fra calcio, amicizia e …amore

La bella storia di Andrea Mura: Porto Torres e Bonorva fra calcio, amicizia e …amore

27 Marzo 2023 Off Di Redazione GuilcerSport

Porto Torres e Bonorva. Due realtà che, sebbene lontane dal punto di vista chilometrico, dicono tanto ad Andrea Mura, centrocampista e difensore centrale di 34 anni.
Motivi sia calcistici che sentimentale: proprio nel primo centro, Andrea nasce e tira i primi calci a un pallone. Per il secondo il tutto nasce, non solo per il calcio, ma anche per l’amore di Angela Pintore, all’epoca presidentessa del Bonorva. Un bellissimo rapporto il loro, dal quale nasce la piccola Greta. Lasciamo che sia lui stesso a raccontarci un po’ della sua carriera.

Dopo aver iniziato quest’anno con il  Bonorva, hai poi dovuto lasciare per andare fuori a lavorare. Ti manca il calcio?

«Sono partito fuori per lavoro. La verità: potevo giocare pure qui in Promozione ma non sono svincolato. Però nella sfortuna sono stato fortunato, gioco con gli amatori e ho conosciuto tanta gente fantastica che non sempre trovi nella vita»

 A che anno inizi a dare i primi calci a una palla?

«Ho iniziato a l’età di 5 anni. Non sono stato molto fortunato perché tutti mi dicevano e mi dicono che meritano molto di più»

Porto Torres è la tua città natale, ma il cuore ti ha portato a Bonorva: dal punto di vista calcistico, che differenza c’è tra le due realtà?

«Si, Porto Torres e la mia città natale che mi manca molto. Io con il Porto Torres ho giocato solo in serie D, ma perché ho sempre preferito giocare lontano da casa per crescere come uomo non per altro perché Porto Torres e il Porto Torres sono sempre nel mio cuore. Bonorva ormai è la mia casa: ho la mia famiglia che ringrazierò per sempre perché ho due donne fantastiche e uniche. Poi per il calcio a Bonorva si stava bene io ho fatto più di un anno lì e ho conosciuto mio compare Salvatore Deriu (attualmente in forza al Monte Alma Nulvi, nel girone E di Prima Categoria) e altre belle persone».

Parlando del Porto Torres, un tuo pensiero sulla salvezza raggiunta?
«Della salvezza del Porto Torres sono super felice perché con pochi soldi si sono salvati con tre giornate d’anticipo. Quindi faccio i miei più sinceri complimenti a tutti».

Un pensiero invece, al Bonorva?
«La verità: mi è dispiaciuto lasciare la squadra perché quest’anno si poteva fare veramente bene. Quando mancava Salvatore Deriu ero pure capitano quindi mi dispiace ancora di più. Per me era la squadra che doveva vincere il campionato».

 

Antonio Caria