CONFRONTO ARBITRI- SOCIETA’ / Incontro promosso dalla FIGC con i rappresentanti delle squadre di calcio partecipanti al torneo di Eccellenza
13 Ottobre 2021Si è svolta all’Horse Country di Oristano, la riunione sul regolamento di gioco promossa dal CR Sardegna tra le società di Eccellenza e l’AIA l’Associazione arbitri della Sardegna.
Dopo i saluti di rito del responsabile dell’Associazione calciatori Daniele Corsi e del nuovo responsabile del Settore Giovanile Scolastico Fabrizio D’Elia, alla sua prima uscita ufficiale, il presidente del CR Sardegna Gianni Cadoni ha introdotto il tema della giornata, ringraziando prima di tutto le società presenti.
L’occasione è stata importante anche per fare il punto della situazione: così Cadoni ha ricordato l’attenzione costante del CR Sardegna per le società e i territorio, il campionato di Eccellenza sempre più valorizzato e punta di diamante del movimento dilettantistico, gli imminenti accordi con il gruppo Unione Sarda per dare ancora più visibilità e appetibilità per pubblico e sponsor alla competizione. Infine, la necessità di crescere tutti anche attraverso questi incontri che rappresentano la filosofia del Comitato che vuole coinvolgere tutte le componenti che muovono il pallone nell’Isola per trovare un idem sentire.
Poi parola a Marcello Angiuoni, responsabile del CRA Sardegna, che ha illustrato, partendo dalla circolare 1, alcune novità regolamentari del mondo del calcio per la stagione 2021/22, soffermandosi in particolare sul tocco di mano – specificando che non si chiami “fallo” – e le varie casistiche attraverso video e commenti, lasciando anche spazio alle riflessioni di presidenti, tecnici e capitani della società intervenute. “Non tutti i tocchi di mano sono in automatico falli”, ha ricordato il responsabile del CRA.
“Dobbiamo parlare la stessa lingua” ha sottolineato Angiuoni – per riuscire a capirci in campo, visto che tutti noi abbiamo come obiettivo quello di rendere migliore questo gioco”.
Indirizzo condiviso da tutti, consapevoli che se non c’è un grande sforzo collettivo di miglioramento dei comportamenti, di conoscenza precisa del regolamento – si è sottolineato come già dai settori giovanili bisognerebbe partire – e di comprensione degli errori e delle difficoltà altrui il calcio, non solo regionale, non potrà fare un deciso salto di qualità.