Calcio Eccellenza/Domenica esordio a porte chiuse del Taloro Gavoi con il Bosa
9 Ottobre 2020Non è sicuramente l’esordio casalingo che si era immaginato, ma gioco forza il Taloro Gavoi dovrà affrontare domenica prossima la prima gara interna della stagione 2020/2021 senza il suo numeroso e tradizionale caldo pubblico. Porte chiuse dunque al Maristiai per la gara con il Bosa, che avrebbe sicuramente portato al campo molti tifosi, curiosi di assistere alla gara della formazione guidata dal tecnico Mario Fadda.
Molto rammaricato, ovviamente, il Presidente gavoese Mathias Urru che dopo essersi confrontato con il sindaco, ha deciso che non c’erano le condizioni per far disputare il match a porte aperte, considerato che la partita si gioca a poche ore dalla conclusione del lockdown imposto dalla amministrazione comunale, per cercare di arginare in numerosi casi di coronavirus fatti registrare in paese. “Purtroppo giochiamo a porte chiuse, afferma il Presidente Urru, dando però l’arrivederci ai nostri tifosi alla partita casalinga del 25 ottobre prossimo. È un sacrificio che facciamo per il bene di tutti, ma seguendo il protocollo di sicurezza dovremmo d’ora in poi assolutamente giocare con i tifosi.
La società, dalla prima squadra alla scuola calcio, spiega il massimo dirigente, si regge con incassi al botteghino e con un diffuso azionariato popolare che in questa fase è del tutto venuto meno e che ci portava a organizzare, in particolare a inizio stagione, una serie di appuntamenti che permettevano alle casse sociali di respirare e guardare con fiducia a tutta la stagione. Gavoi ha mantenuto la squadra che rappresenta il paese e tutto il territorio nel massimo campionato regionale, ma svolge anche una importante funzione sociale, che non può assolutamente venir meno. È chiaro che a questo punto, conclude Urru, abbiamo bisogno di un forte intervento istituzionale da parte del Comune per assicurare un adeguato sostegno econimico straordinario finalizzato alla la prosecuzione di tutta l’attività”