CALCIO E COVID/Il “Punto di vista” del giornalista Giacomo Pala: “La cautela dice di riprendere a Gennaio 2021”
9 Novembre 2020Continua il dibattito tra gli addetti ai lavori sulla situazione di emergenza relativamente al Coronavirus, sul come riprendere l’attività calcistica del calcio regionale dilettanti in seguito al DPCM che consentirebbe dal 3 dicembre il via libera alla riapertura dei campi di calcio. Oggi il nostro gradito ospite è Giacomo Pala, giornalista oristanese che segue per il quotidiano l’Unione Sarda le partite del calcio dilettanti, il suo è un “Punto di vista” da osservatore privilegiato, molto appassionato di calcio e che vive con passione il suo lavoro.
Ecco il suo intervento
L’emergenza Covid ha cambiato la vita di tutti e, di conseguenza anche quella degli sportivi. Il mondo del calcio non fa eccezione, con l’attuale situazione che vede i campionati dilettantistici regionali fermi e le squadre in una situazione di stand by. Dopo tanti sacrifici fatti per mettersi in linea con i protocolli sanitari, il nuovo blocco è arrivato dopo poche giornate, senza date certe sulla ripresa.
Da osservatore privilegiato, dopo 17 anni ininterrotti(ricordo ancora l’esordio sulla carta stampata in quel Marrubiu – C.R. Arborea vinto dagli ospiti sul finale di gara) anche io ho riposto nel cassetto taccuino e penna cambiando le mie abitudini calcistiche e domenicali. Per me una sofferenza atroce. Lo ammetto. Per i tornei regionali è stato un avvio “anomalo”, ma la passione dei tanti attori che ruotano al mondo calcistico è riuscita a far passare in secondo piano le tante difficoltà. Credo che, nonostante tutto, questa non verrà meno, che si riparta a dicembre o con il nuovo anno. Perché è inutile girarci attorno, chi ha dentro la passione per quel pallone che rotola, che sia giocatore, allenatore, arbitro, dirigente, tifoso o semplice osservatore, supererà qualsiasi ostacolo pur di riprendere. Che sia Eccellenza o Terza Categoria, credo poco importi. La voglia di scendere in campo, in qualsiasi veste, non si farà abbattere dal Covid.
Si tornerà in campo, magari ridimensionati, ma si tornerà su quel rettangolo di gioco. In questo momento il dibattito è concentrato sull’attuale situazione di emergenza. L’idea di base è la tutela della salute, sempre e comunque. Tante sono le realtà, anche calcistiche, che sono state travolte direttamente dal Covid e la cosa più corretta, personalmente, credo sia quello di garantire la salute della collettività. Il calcio, purtroppo, nel contesto attuale, viene in secondo piano. Il mondo dello sport è, al momento, penalizzato, forse ingiustamente, ma la situazione è questa e bisogna pensare al futuro, a quello che sarà dopo, non fermarsi.
Come diceva un caro amico: “oggi è già domani!”. Quando potremo tornare nuovamente al campo? D’istinto direi domani, la passione mi dice dicembre, la razionalità mi impone di andarci cauto e optare per gennaio. Credo che il nuovo anno possa essere la soluzione adatta. E’ chiaro che iniziando all’inizio del 2021 il calendario sarebbe compresso(in particolare per le squadre di Eccellenza e Promozione che dovranno affrontare la Coppa Italia) con un sacrificio ulteriore sotto il profilo organizzativo e, soprattutto, per il fisico dei calciatori. Come detto all’inizio è una stagione “anomala”, lo sappiamo, e “anomale” dovranno per forza essere le soluzioni. Credo, però, concludendo, che quella passione del quale ho parlato nella prima parte di questo mio pensiero, aiuterà tutti a superare questo momento surreale. L’auspicio e l’augurio è quello di incontrarci presto, e in sicurezza, in giro per i campi della provincia.
Giacomo Pala