Calcio 1^ Categoria; Davide Muscau primo “colpo” del Sedilo

Calcio 1^ Categoria; Davide Muscau primo “colpo” del Sedilo

20 Agosto 2016 Off Di Redazione GuilcerSport

Si chiama Davide Muscau il primo rinforzo offerto a Mister Pittalis in vista della nuova avventura nel campionato di Prima Categoria.
Sedilese, classe 94, giocatore duttile che può ricoprire sia il ruolo di attaccante che quello di centrocampista, nonostante la giovane età può vantare esperienze in categorie superiori.
Muscau inizia la sua carriera nei pulcini del Sedilo, dove allenato dall’attuale presidente Pino Sardara, trascorre tre anni, di cui uno nella categoria esordienti.
Successivamente si trasferisce a Ghilarza, società nella quale completa tutta la trafila del settore giovanile, giocando nelle categorie esordienti, giovanissimi e allievi (regionali).
Il grande salto nel calcio dei grandi avviene a 17 anni con il trasferimento ad Abbasanta, con l’esordio in Promozione, dove Muscau gioca due anni da fuoriquota sotto la guida di mister Lello Atzori. Allenatore con il quale instaura un rapporto di stima reciproca sia a livello umano che professionale. Il Mister macomerese lo chiama per una nuova avventura al Macomer.
19 anni ed esordio in Prima Categoria, questa volta senza il privilegio dell’essere fuoriquota.
Nonostante ciò, stagione da titolare, conclusasi con un ottimo quarto posto e punto fermo della squadra nel ruolo di centrocampista centrale. A Macomer si contraddistingue per un particolare che lo farà diventare il beniamino dei tifosi giallorossi. Riesce infatti ad andare a segno sia all’andata  che al ritorno nei due derby di campionato contro i cugini della Macomerese.
“Amore”, che sempre sportivamente parlando si trasforma in “odio”, l’anno successivo, visto il trasferimento alla sponda biancoazzurra della Macomerese, con un salto di categoria per una  stagione in Promozione ed un’altra annata da protagonista.
La scorsa stagione vede ancora di scena l’ennesimo cambio di bandiera con il ritorno di Muscau al Macomer e ancora in Prima Categoria, evidentemente affezionato allo Stadio Scalarba, indipendentemente dai colori sociali.
Stavolta l’avventura nella compagine del Marghine dura solo un paio di mesi, visto che si mette subito in luce e giocando da trequartista, realizza 5 reti e due assist in quattro partite.
Prestazioni importanti che a dicembre gli valgono la chiamata del Castelsardo, con l’esordio in eccellenza.
Adesso è entusiasta e pronto a rimettersi in gioco per dare una mano alla squadra del suo paese, vista la storica promozione in Prima categoria.

QUESTE LE SUE PRIME PAROLE:
-Cosa ti ha spinto a tornare Sedilo, nonostante (e non è un segreto) abbia ricevuto offerte da squadre di categoria superiore?

“Penso che per Sedilo arrivare a giocare un campionato di Prima categoria rappresenti un qualcosa di storico. La bellezza di quello che ha costruito questa società sta nel fatto che quasi tutta la rosa è composta da giocatori sedilesi e questo è un fattore che poche altre squadre di Prima possono vantare.
Fattore che poi si è rivelato determinante per la mia scelta.
In particolare mi preme nominare alcuni componenti della rosa con cui avrò il piacere di giocare: primo fra tutti Paolo Crobu, ormai vera e propria bandiera ed esempio di attaccamento alla maglia per tutti.
Finalmente potrò giocare insieme ad Andrea (Carta) e Davide (Meloni),ragazzi che conosco praticamente da sempre e con i quali ho giocato solamente nei pulcini, più qualche torneo a calcetto. Penso che ci divertiremo”

-Visto che conosci i componenti della rosa e che hai già esperienza in questa categoria, dove pensi possa arrivare il Sedilo?

“Credo che potremo fare un buon campionato e toglierci delle belle soddisfazioni. Se le cose andranno per il meglio possiamo ambire ad una salvezza tranquilla, perché la squadra mi sembra forte.
Dovremo mostrare lucidità e la giusta cattiveria in campo e giocare ogni partita come se fosse una finale.
Il fatto di giocare in Prima deve essere uno stimolo per tutti, in particolare per i fuoriquota e i ragazzi più giovani, ai quali spero di riuscire a trasmettere la mia mentalità e voglia di vincere e far bene”.

Paolo Carta