CALCIO 1A CATEGORIA B/ Per il Santa Giusta annata tutta da dimenticare, ma mister Gianni Lutzu pensa positivo
22 Marzo 2021Per il Santa Giusta va in archivio una stagione drammatica causa emergenza Covid e poi dopo una faticosa ripresa con poche gare giocate, prima il campionato sospeso ad ottobre e poi definitivamente chiuso a marzo.
Mister Gianni Lutzu, cosa si può dire per analizzare una annata davvero maledetta per la società lagunare?
Per il “mio” Santa Giusta, purtroppo, la stagione è nata già col freno a mano tirato per le note vicende riguardanti i casi di Covid che colpì parte della rosa e il tecnico Andrea Contini nel mese di settembre scorso. Costretti a rinunciare a molti effettivi della rosa, non solo partirono in forte ritardo con la preparazione pre campionato (la federazione concesse il rinvio delle prime due gare), ma subì anche le dimissioni del mister all’epoca titolare della panchina lagunare, dopo i problemi di salute dovuti al virus. La società ebbe così ulteriori grattacapi a ridosso di una stagione che si sperava fosse di “rinascita dell’intero movimento calcistico” dopo la lunga e forzata pausa.
Ad una settimana dall’inizio del torneo ti fu affidata la panchina, un compito sicuramente non agevole viste le premesse..
Si, notevoli furono le oggettive difficoltà sia morali dell’ambiente e atletiche dei giocatori chè destabilizzò l’inizio del nostro cammino sportivo. Giocammo solo 5 gare su 6 e tra queste un recupero infrasettimanale di una gara rinviata. Tutto sommato fu un periodo non male per la squadra che si rilanciava emotivamente e arrivando a quella parentesi, che ad oggi non si è piu chiusa, con una meritatissima vittoria casalinga. La sera stessa di quel fine Ottobre, venne sospeso il campionato e lasciò in tutti la tristezza di una stagione che non avremmo mai immaginato e voluto “salutare”.
Una stagione incredibile anche per tutto il movimento calcistico isolano…
Il calcio dilettantistico e quello giovanile hanno pagato un prezzo altissimo: tanti giovani non potranno rivivere quei momenti che il calcio regala quando si è spensierati e ci si forma tecnicamente, fisicamente e psicologicamente, maturando le esperienze necessarie che a quelle età sono fondamentali per il futuro sportivo di tutti i ragazzi. Per quelli più in là con gli anni, che non vorrebbero “appendere al chiodo” le loro scarpette tacchettate, l’anagrafe non lascia purtroppo tregua colpendo le capacità atletiche proiettandole velocemente verso un declino inesorabile che non lascia spazio ad altri anni di agonismo se non cimentarsi, qualora, in tornei meno impegnativi dal punto di vista fisico.
Eppure le società hanno fatto il massimo per superare ostacoli sicuramente proibitivi…
Esatto. Le società, che tanto han fatto per cercare di mettere in essere tutte le procedure, accorgimenti, raccomandazioni dettati da protocolli sanitari anche con sforzi economici notevoli, non vedranno restituirsi il sacrificio e per tante potrebbe addirittura prospettarsi abbandoni sportivi. La speranza che accompagna tutti è certamente quella di un ritorno alla vita normale dove la salute e l’economia sono la priorità anche rispetto a quella sportiva, per quanto esso sia fortemente correlata con le condizioni psicologiche di tutti noi e che ne fa menzione la famosa locuzione latina “Mens sana in corpore sano” (mente sana in corpo sano).
I tuoi auspici per il futuro?
Il mio personale augurio, quello strettamente sportivo, è di ritrovarci tutti dentro quel rettangolo di gioco quanto prima, di poter riprendere con tanto entusiasmo e poter nuovamente affrontare le sfide settimanali che questo sport ci regala. Sarà fantastico rivivere quelle forti emozioni che il gioco piu bello del mondo sa offrire, anche alle nostre latitudini. A presto e un in bocca al lupo a tutti.