CALCIO ECCELLENZA/ La rabbia del presidente Mathias Urru:” Arbitro bugiardo, per il Taloro Gavoi parlano 22 anni in Eccellenza di sportività e correttezza e ovunque”
19 Novembre 2021Dopo la stangata del giudice sportivo, in casa Taloro Gavoi si contano i danni con la prima conseguenza che la gara di sabato con il Castiadas sarà giocata a porte chiuse.
Facciano il punto della situazione con il presidente della società Mathias Urru.
Presidente come avete accolto le decisioni del giudice sportivo?
“Sono arrabbiatissimo. Ero presente alla partita e rimango davvero sconcertato. Il Taloro Gavoi in questi 22 anni di partecipazione al campionato di Eccellenza, si è fatto conoscere come un esempio di sportività amicizia e comportamento corretto. Una società che ha dato lustro ai campionati dilettantistici e che ha fatto dell’amicizia e del rispetto il suo cavallo di battaglia.
Decisione del giudice sportivo frutto del referto dell’ arbitro Casula di Ozieri, come giudichi il suo operato?
Non ho paura a dire che l’arbitro Casula ha inventato l’ 80% delle cose che refertato. E’ purtroppo incappato in una partita sbagliata, ha fatto un errore gravissimo sul gol annullato che era un’autorete. Ha compiuto un errore tecnico gravissimo al trentesimo del primo tempo che ci ha rovinato la partita, ammonendo Littarru al posto di Fois, facendoci rimanere in nove.
Il direttore di gara scrive però di episodi molto precisi…
Io posso garantire sulla cosa che mi preme di più. Nessuno ha sputato l’arbitro, gli assistenti e tantomeno minacciati. Il pubblico ha diritto di sostenere la squadra ma ripeto, su minacce e sputi non transigo.
Si circostanzia di un parapiglia al termine del primo tempo al rientro negli spogliatoi…
Il parapiglia a fine primo tempo viene creato dalle provocazioni di un magazziniere del Porto Rotondo, non in distinta, indebitamente nel sottopassaggio. Nonostante ciò, l’intervento tempestivo dei dirigenti delle due squadre ha fatto sì che non si arrivasse neanche al contatto fisico. Per cui fa male leggere di un’aggressione di una squadra al completo come se fosse una squadriglia fascista, che andava inseguire questo magazziniere. L’arbitro era negli spogliatoi tenendosi ben lontano dalla questione.
In questa fase si identifica anche il vostro giocatore Fois come minaccioso a fine tempo…
E’ incredibile perché il ragazzo viene identificato come autore di minacce a fine primo tempo, mentre dopo essersi fatto la doccia è salito in tribuna e quindi era assente, perché era affianco a me.
Anche mister Mario Fadda a fine gara avrebbe inveito contro l’arbitro…
E’ impossibile per il fatto che come fa sempre, il mister a fine gara fa il cerchio a centrocampo con la discussione alla squadra e quindi non ho capito come ha fatto incrociarsi con l’arbitro nel sottopassaggio.
Le quattro giornate a Mastio identificato come capitano come si spiegano?
Questo dà la dimensione esatta della confusione del direttore di gara che identifica Mastio come il capitano della squadra in maniera strumentale per aggravare la sua situazione . Anche i sassi, penso, sanno che da almeno 15 anni capitano della squadra è Roberto Mele.
Quale è il tuo pensiero dopo quello che hai visto e letto?
A questo punto non so neanche cosa pensare, se alla malafede, all’incompetenza o a una giornata storta. E’ chiaro però che questo non giustifica le decisioni, le azioni denigratorie verso una squadra, una società, una dirigenza, un paese. Un atteggiamento punitivo che noto dall’inizio dell’anno. Assistiamo da parte di tanti, quasi tutti, a una dittatura, dove l’arbitro è Dio. Possono fare quello che gli pare, minacciare di prendere decisioni, rispondere senza educazione alcuna con toni incredibili. Loro sono al centro del mondo e le altre componenti devono subire impassibili senza poter dire nulla, altrimenti sono guai. Ci vuole rispetto. L’arbitro è libero di fare quello che vuole e non paga mai. Non mi nascondo, il signor Casula ha detto una miriade di bugie. Con una differenza, il presidente del Taloro ha una credibilità, gira tutta la Sardegna, ha amici dappertutto e ci rispettiamo tutti. Ed ha una credibilità, lui non lo so.
Cosa succederà adesso, farete ricorso?
Faremo ogni passaggio necessario per tutelare la nostra onorabilità. Scenderò a Cagliari al fine di difendere la società e salvare la dignità. Intanto sabato giocheremo a porte chiuse e non sappiamo ovviamente se sarà revocata la sanzione e soprattutto le giornate di squalifica.