Calcio Eccellenza. Un nuovo gruppo pronto a rilevare il Ghilarza
26 Giugno 2017Se ci fossero le condizioni giuste, una nuova cordata di sportivi ghilarzesi guidata da un imprenditore(che per ora ha chiesto di non svelare il suo nome), potrebbe prendere in mano le redini del Ghilarza calcio.
Questo ovviamente se venissero confermate le decisioni scaturite dalla riunione svolta una decina di giorni fa’(come si legge nel comunicato pubblicato sul sito della società) dove gli attuali dirigenti giallorossi annunciano le loro dimissioni.
In virtù di ciò un gruppo che si firma di sportivi ghilarzesi ha raccolto la sfida e con una comunicazione inviata per mail al nostro sito, detta pero’ precise condizioni per un loro eventuale ingresso in società.
Ecco il testo integrale della lettera.
Spettabile Redazione di GuilcerSport
Siamo un gruppo di sportivi ghilarzesi che attraverso il vostro sito di informazione sportiva, intendono pubblicamente manifestare e comunicare di essere disponibili a prendere in mano le redini della società Unione Sportiva Ghilarza calcio.
Questo potrà avvenire solo a tre condizioni;
1) il direttivo uscente conferma le dimissioni irrevocabili in blocco: consegnando simbolicamente le “chiavi” della società al sindaco.
2) il passaggio deve essere con nessun debito eventualmente pregresso maturato nelle gestioni precedenti ( Iva e Agenzia delle Entrate).
3) L’intera operazione deve essere definita entro la prima settimana di luglio per consentire al nostro gruppo di avere il tempo necessario per definire le questioni tecniche ed organizzative, relative alla prima squadra ed al settore giovanile
Solo a queste condizioni convocheremo una assemblea pubblica, in cui ci presenteremo facendo conoscere a tutti i nomi del gruppo e i programmi per la stagione 2017-2018.
Cordiali saluti.
Gruppo di sportivi ghilarzesi
Sin qui il comunicato.
Abbiamo però chiesto al portavoce della cordata quali sono i principali punti programmatici che vorrebbe portare avanti questo gruppo.
Da dove partireste?
Dalle fondamenta. Prevediamo una riorganizzazione totale del settore giovanile con la distinzione in primo luogo dei bilanci. Chi si occuperà delle formazioni minori, avrà la titolarità delle risorse che incassa dalle quote, da investire solo per quella attività, al fine di pagare i tecnici e il materiale tecnico e organizzativo.
I programmi per la prima squadra cosa prevedono?
Ridimensionamento generale delle spese per allestire una rosa che dovrà puntare a mantenere la categoria, con giocatori dove la prevalenza deve essere del luogo o del territorio. Non risulta più accettabile infatti che la rosa sia formata da “stranieri” che incidono sui costi e che spesso non hanno dimostrato di far fare il salto di qualità richiesto. Pertanto obiettivo primario sarà quello di “riportare a casa” i ghilarzesi sparsi un po’dappertutto con l’innesto di massimo 5 giocatori da fuori, con rimborsi minimi, per i ruoli non coperti.
Questione fuoriquota…
I Fuori quota da schierare devono essere tutti di Ghilarza o del territorio in un’ottica di crescita dei ragazzi del settore giovanile che oggi non avviene, tenuto conto che quasi tutti sono stati costretti negli anni a giocare fuori per continuare il loro percorso calcistico. Non è possibile stare indifferenti quando prendi atto che, ad esempio, nell’ultima gara di campionato negli undici iniziali non c’era neppure un giocatore di Ghilarza.
Avete già in mente un tecnico?
Certo, un tecnico che sposi in toto il progetto della società e conosca l’ambiente. Che abiti vicino a Ghilarza affinché possa vedere e analizzare anche le partite della Juniores e degli Allievi. Cosa che non potrebbe fare uno che abita a oltre 200 km di distanza.
Come intendete creare interesse verso la società?
Portando nuovamente in in tutto l’ambiente un clima sereno e di “grande famiglia”. Vorremmo che la gente sentisse la squadra orgogliosamente propria.
Cosa farete se l’attuale dirigenza non confermasse le annunciate dimissioni e rimanesse in sella?
Niente. Staremo fuori tranquillamente dalla mischia. Evidentemente erano dimissioni fasulle.
Ma non sarebbe stato meglio chiedere di lavorare insieme.
No. Questo progetto prevede che la conduzione sia affidata a persone che hanno un concetto totalmente muovo e diverso rispetto a chi sino ad ora ha guidato il sodalizio secondo concezioni da noi non condivise.
Andrete ad una eventuale assemblea nella quale il gruppo dirigente chiederà aiuto a forze nuove?
Assolutamente no. Integrare un gruppo del quale non condividiamo la linea, vorrebbe dire bisticciare alla prima riunione. E questo non ci interessa.