IL SEDILO CALCIO CHIEDE AL COMMISSARIO DELLA FIGC UN INCONTRO URGENTE
5 Agosto 2016LA SOCIETÀ SEDILESE PENSA ANCHE AL RITIRO DAL CAMPIONATO DI 2^ CATEGORIA.
Accesso agli atti per verificare la bontà del lavoro fatto nella graduatoria dei ripescaggi; richiesta di incontro urgente con il commissario della FIGC sarda, formazione di un girone di Prima Categoria a 17 squadre. Queste le principali richieste avanzata dalla Società Sportiva Sedilo Calcio in una lettera inviata stamattina alla FIGC di Cagliari e firmata dal presidente Sardara. Se non saranno ottenute risposte serie e convincenti, il Sedilo potrebbe anche ritirarsi dal campionato di Seconda Categoria.
Ecco il testo integrale della comunicazione:
Al commissario della FIGC Sardegna Dr. Giuseppe Garidi
Egregio Commissario,
a nome e per conto della Società Sportiva Sedilo Calcio, esprimo grande amarezza e delusione per le decisioni assunte dal comitato regionale sardo in merito ai ripescaggi in Prima categoria. Inutile girarci troppo attorno: ci sentiamo presi in giro.
È vero che la graduatoria pubblicata nel comunicato ufficiale dello scorso 26 luglio parlava di graduatoria provvisoria e che i ricorsi sarebbero stati ammessi sino al 1 agosto, ma alcuni passaggi, poco chiari, ci lasciano molto perplessi.
Intanto, una questione etica e di rapporti che, prendiamo atto, sono mancati tra la federazione e la società che rappresento. Prima della pubblicazione del comunicato ufficiale del 4 agosto u.s. sarebbe stato corretto che qualcuno dei funzionari del comitato regionale ci avesse avvertito del cambiamento della graduatoria che retrocedeva il Sedilo all’ottavo posto rispetto al settimo (assegnato al Calagonone), utile per essere ammessi al campionato di Prima Categoria, considerata la rinuncia o la non confermata iscrizione di sette squadre.
Invece tutto questo non è avvenuto e abbiamo dovuto prendere atto da un freddo comunicato che la nostra società era stata retrocessa e dunque risultava fuori dall’elenco delle formazioni ammesse al torneo di Prima Categoria.
Come dicevo, alcuni successivi passaggi ci lasciano perlomeno perplessi e per questo chiediamo formalmente l’accesso agli atti relativo al lavoro che ha portato a stilare sia la graduatoria provvisoria come quella definitiva.
Chi doveva vigilare, ad esempio, sulla bontà delle dichiarazioni allegate alle domande di ripescaggio se non proprio la FIGC? E invece il Sedilo si troverebbe fuori per un presunto errore di data relativo all’ultimo ripescaggio ottenuto.
Ma questi elementi, preventivamente, non era più logico che li mettesse in evidenza la stessa federazione che ha in archivio dati più aggiornati rispetto a quelli che le società possono produrre, anche sbagliando in buona fede?
Sappiamo bene che il ricorso sulla graduatoria non è più consentito, ma l’accesso agli atti ci consentirebbe di analizzare a fondo, società per società, se ci sono state altre incongruenze non verificate rispetto al Sedilo.
Questa decisione ferisce, oltre alla nostra società, l’intera comunità di un piccolo centro delle zone interne della Sardegna, che grazie anche ai felici risultati della squadra di calcio aveva trovato motivi di nuova coesione ed entusiasmo.
Se non avremo risposte esaustive e convincenti, informiamo che è nostra intenzione valutare l’opportunità di clamorose azioni di protesta, non ultima quella del ritiro dal campionato di Seconda Categoria.
La delusione è infatti troppo forte per proseguire serenamente un cammino sportivo che quest’anno ci vede penalizzati, nonostante l’impegno e il gran lavoro fatti dal nostro sodalizio che ha in squadra prevalentemente elementi locali, non pagati, che giocano al solo scopo di onorare la maglia del paese.
Signor commissario, la preghiamo di volerci fissare un appuntamento urgente con lei, al fine di valutare la situazione e le chiediamo anticipatamente di voler pensare a un’eventuale composizione di un girone di Prima Categoria con 17 squadre, al fine di sanare quella che noi riteniamo una grave sconfitta, non solo nostra ma di tutto lo sport sardo, in una fase dove la mancanza del comitato regionale, per le note vicende, ha lasciato un vuoto anche nei rapporti di collaborazione fra dirigenza e società.
In attesa di ricevere sue comunicazioni, porgiamo cordiali saluti.
Il presidente
Pino Sardara