LO SPORT E IL CALCIO “MEDICINA” CONTRO ABBANDONI ED ABUSI DEI BAMBINI PERUVIANI. IL TECNICO GHILARZESE PAOLO ONIDA RACCONTA LA SUA ESPERIENZA UMANITARIA
28 Luglio 2016Ti stringe il cuore quando guardi le loro foto e conosci le storie tristi di ognuno di loro.
Questa che vi proponiamo con grande piacere oggi è la bella storia dell’esperienza del tecnico ghilarzese Paolo Onida che da diversi anni, nel periodo estivo, si reca per un mese in Perù e nella missione di Don Luciano Ibba, ha il compito di permettere a tanti bambini e ragazzi di fare sport e giocare al cacio.
Ecco il racconto di Paolo che pubblichiamo in maniera integrale, come lui lo ha inviato gentilmente a GuilcerSport.
“Il viaggio in Perù ormai si ripete da 5 anni (2011) e nasce dall’appoggio all’associazione “AMICI DELLA POSADA DE BELEN”, una Onlus che opera a livello regionale con contatti in Spagna e Germania per sostenere l’operato di Don Luciano Ibba che “guida” spiritualmente in una grande comunità, Sicuani, sulle Ande a 3600m nei pressi di Cusco.
In particolare grazie all’amicizia con Rita Loi e al ricordo della sua presenza nella comunità di Ghilarza quando ero bambino, ho avuto la possibilità di iniziare questo percorso che oggi, a distanza di 5 anni mi permette di viaggiare col corpo e con la mente.
Padre Luciano si occupa di sostegno e assistenza per bambini e ragazzi vittima di abbandono e abuso, ma molto di più!
All’interno di una complessa società offre sostegno ai disagiati e ai più sfortunati. Tra questi i ragazzi del Carcere San Judas Tadeus.
Da due anni ho avuto la possibilità di mettermi a disposizione realizzando quello che è poi la mia professione. Permettergli di fare attività fisica, di fare sport e giocare a calcio. In questo discorso mi è sembrato sensato tentare di reperire materiale e attrezzatura da noi dove sicuramente non mancano i mezzi!!! Lo scorso anno l’affetto di Gianluca Pinna e la disponibilità della F.I.G.C. nella persona di Mauro Marras, mi ha permesso di portare 20 palloni e 20 maglie della nazionale.
La sorpresa è stata quest’anno la straordinaria sensibilità dei ragazzi dei giovanissimi del Ghilarza calcio che ho allenato, che non hanno lesinato energie nel reperire materiale e straordinaria attenzione donando le loro scarpe, ancora nuove per i ragazzi del carcere e i bambini della Posada.
A ora in questo mese con la collaborazione di un collega di Cabras, Daniele Fois, stiamo portando avanti questo progetto fino al 10 agosto, con la speranza che la sensibilità delle persone e la possibilità di poter ripetere annualmente questa esperienza possa durare il più a lungo possibile”.
Paolo Onida